Ecco perché una strategia di content marketing può fallire

4 Settembre 2014

A volte le nostre strategie di content marketing possono fallire. Come possiamo evitarlo?
Semplice, prepariamoci “al peggio” ed evitiamo alcuni iniziali errori.

Seguo diversi blog di web marketing e comunicazione e proprio nel leggere alcuni recenti articoli, mi è venuta l’idea e la voglia di riassumere i principali errori cui può andare incontro una strategia di content marketing. L’articolo ad essere sinceri è quasi un promemoria ed un monito personale, ma spero possa essere di interesse comunque e utile nell’evitare per quanto possibile fallimenti nelle strategie di content marketing.

Esatto, è proprio così! A volte le strategie di content marketing, per quanto “strano” possa sembrare, possono fallire. E le ragioni di tali fallimenti sono molteplici. Ora, non ci sono a mio avviso formule magiche o trucchi per far si che la nostra strategia funzioni al 100%, ma di certo è bene essere “pronti al peggio” e, per quanto possibile, non commettere fin dall’inizio ingenui errori di valutazione.

Il primo e più comune errore è la convinzione che, avviata una strategia di content marketing, gli utenti immediatamente approdino come mosche sulla marmellata (l’altra parola con la M stonava un po’ con il senso del post!), leggano i nostri contenuti, visitino il nostro sito, acquistino subito i nostri prodotti o servizi, si iscrivano alla newsletter, inizino a seguirci sui social, ecc ecc …

Non è così! O per lo meno non da subito. Ci vuole tempo e costanza, ma non solo. Se ad esempio il post di un blog non è ottimizzato, non converte in nulla e manca un’adeguata CTA (call-to-action) è facile che sortisca l’effetto contrario a quello desiderato: tanti lettori “interessati” al post ma “ignari” di quella che è la vera ragione per la quale volevamo attrarli li.

E cosa accade solitamente? Accade che visti gli scarsi risultati, e dopo qualche altro sporadico tentativo a vuoto, ci si demoralizza e la strategia di content marketing fa a farsi friggere.
Perseverare gente, perseverare … ma con raziocinio e cognizione di causa. Domandiamoci sempre a chi ci stiamo rivolgendo e soprattutto se lo stiamo facendo nel modo corretto!

Altro comune errore è quello di concentrare la propria strategia in un unico punto (ad esempio il blog) dimenticandoci che oggi gli utenti sono presenti ovunque, nella rete. I contenuti andranno quindi divulgati, in maniera opportuna, attraverso vari canali. Gli utenti spesso hanno bisogno di incontrare il nostro brand diverse volte prima di interagire con un like, un retweet, una condivisione o un commento al nostro post per poi iniziare (si spera) a pensare che il nostro prodotto o servizio sia meglio di altri e faccia al caso loro.

L’ultimo errore da evitare è pensare che serva solo tanta creatività e che la creatività sia una dote innata. Servono pratica, metodo e ancora pratica. Certo una dose di creatività non guasta mai, ma quanti che oggi si occupano di content marketing sono veri creativi? Qual’è stato il loro vero percorso formativo? Se andassimo a scavare a fondo scopriremmo che hanno fatto lungo cammino formativo, apprendendo ciò che conoscono e che oggi mettono in pratica, nel corso del tempo. All’inizio magari con qualche fallimento, ma di certo con tanta perseveranza, pratica e pazienza.

Anche scrivere tra le pagine di questo nostro blog richiede tempo, dedizione e perseveranza. Ma poi quando ti accorgi che ci sono post che superano le 11 mila visualizzazioni annue, altri che ottengono decine di condivisioni, commenti e iterazioni con gli utenti e infine (cosa ancor più importante) altri che vengono addirittura citati da prospect e clienti durante una riunione … bene a quel punto comprendi che la tua strategia di content marketing sta iniziando a dare i propri frutti.

E voi siete pronti a cogliere i frutti della vostra strategia di content marketing? Cosa?! Non ne avete ancora una? Cosa aspettate, contattateci!