iBeacon, la nuova promessa nella micro-geolocalizzazione

4 Giugno 2015

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Oggi parliamo di iBeacon. È probabile che molti di voi non sappiano cosa siano ma è altrettanto probabile che, consapevoli o meno, vi siate trovati a sperimentarne le potenzialità.
Beacon

Ma facciamo un passo indietro. Quando qualche anno fa nacquero le prime applicazioni basate sulla geolocalizzazione come Foursquare, Facebook e Yelp, gli analisti del settore furono scettici sul fatto che i consumatori fossero disposti a condividere la loro posizione ed erano incerti i ritorni in termini economici. Nonostante queste riserve, la geo-localizzazione ha trovato un posto nella nostra vita sociale e ha dato modo a diverse aziende di creare una infinità di app che mettono in comunicazione il mondo digitale con quello reale.

Indipendenti dal dispositivo

iBeacon” è un marchio proprietario di Apple ma fa riferimento ad una tecnologia a disposizione di qualunque produttore di hardware e software. iBeacon sfrutta il nuovo protocollo Bluetooth 4.0 (quello a basso consumo) per la segnalazione a corto raggio tra gli smartphone e i cosiddetti “fari” (beacon): dispositivi piccoli, economici, disponibili in vari formati, capaci di rimanere operativi, sfruttando la propria batteria, per diversi mesi o addirittura anni senza bisogno di essere collegati alla rete elettrica.
Nonostante sia una tecnologia di Apple, è possibile utilizzarla anche su altre piattaforme (Android, Windows Phone…) ed esistono diversi produttori di ibeacon (Estimote, Kontakt.io, solo per citarne alcuni…).

Nuovi scenari- Infiniti campi di applicazione

Oltre al classico controllo della posizione con l’utilizzo di questa tecnologia un’applicazione può stimare la prossimità ad un iBeacon (per esempio, un banco espositore o la cassa in un negozio al dettaglio) ed utilizzarlo per vari scopi.

Riepilogando, alcuni degli ambiti di utilizzo possono essere:

  • Retail, dal singolo negozio alla grande distribuzioni
  • Musei, mostre
  • Location turistiche
  • Fiere ed esposizioni
  • Stadi, location di eventi, Parchi a tema
  • Scuole, ospedali, stazioni, aeroporti e altri luoghi pubblici

Il limite di utilizzo come al solito sta nella nostra/vostra fantasia. Pensate per esempio a funzioni di proximity marketing e fidelizzazione (loyalty) del cliente nel mondo del retail oppure a musei, mostre o fiere nelle quali installare questi dispositivi in prossimità dei punti di interesse e veicolare le informazioni da visualizzare attraverso smartphone o tablet dei visitatori.

Beacon

Altro ambito interessante è la navigazione indoor. Installando i beacon in un ambiente chiuso, è possibile costruire applicazione in grado di guidare un visitatore visualizzando la sua posizione all’interno dell’ambiente (dove mi trovo, come raggiungo il mio posto, o il bagno più vicino, o lo shop)

E’ possibile costruire un sistema in grado di analizzare le abitudini dei visitatori di un negozio (heat map, percorsi, statistiche di passaggio, conteggio visitatori), oppure creare una interazione in tempo reale integrando anche altre tecnologie come ad esempio le notifiche push, i QRCode, ecc….

Beacon

Bellissimo!!! Ma di cosa ho bisogno per utilizzarli?

Come dice un famoso spot, “la potenza è nulla senza il controllo”. Come tutte le tecnologie, iBeacon ha un grande potenziale ma che va utilizzato “cum grano salis” (con un po di buon senso), evitando di invadere di messaggi non pertinenti i telefoni dei vostri clienti.

Il nostro suggerimento è di integrare la tecnologia nella vostra strategia di marketing, appoggiandovi ad un partner serio e competente come ALGORITMA in grado di fornirvi tutta la consulenza necessaria e permettervi di creare una strategia di marketing efficacie nel tempo. Un esempio è quanto realizzato con SuperJet International per la sua app SSJ100 Virtual Tour, un’ applicazione in grado di guidare un cliente nella visita virtuale all’interno di un aeromobile.