La comunicazione social nelle aziende sta vivendo una fase di forte evoluzione e rivoluzione!
Per introdurre il post odierno vorrei partire da un dato di fatto … la comunicazione delle imprese sta vivendo in questo periodo, una fase di forte evoluzione e rivoluzione.
Condividere, comunicare, interagire e socializzare con i propri clienti o possibili tali: queste sono solo alcune delle attività prettamente social 2.0 che già molte aziende (nostre clienti ma non solo) hanno intrapreso negli ultimi periodi.
In primis fu Facebook, poi a seguire Twitter ma anche Google+, le mappe di Google Places, YouTube, il recentissimo Pinterest e così a seguire. Tutti strumenti che ci danno la possibilità di scrivere e condividere ma che soprattutto danno la possibilità agli utenti di essere partecipi con azioni quali “commenti”, “mi piace”, “retweet”, ecc …
La mia domanda è “Lo sapete che tutti questi strumenti, se opportunamente utilizzati, possono contribuire a far crescere il vostro business aziendale e incrementare la vostra brand identity?”
Certo non basta crearsi il profilo su Facebook o Twitter e sperare di avere subito amici o follower e veder incrementare i propri contatti aziendali senza muovere un dito.
“E allora?!” direte voi?
Allora é opportuna una strategia, un uso comunque sia meticoloso e costante di questi strumenti, un’attività di monitoraggio statistico e soprattutto dei contenuti di qualità!
“Bella scoperta … ” aggiungerete forse voi ” … e chi dovrebbe produrre questi contenuti e avere il tempo di alimentare tutti questi social?!”
La risposta é tanto semplice quanto ovvia … Voi!
Chi conosce meglio di voi la vostra azienda, i vostri prodotti e i vostri clienti? Sappiate che oggi non basta avere un sito, magari anche un “bel” sito, pubblicarlo e sperare che i clienti ne vengano attratti per qualche recondito motivo. Cosí non funzionava nemmemo alcuni anni fa e figuriamoci oggi dopo che é stata superata quota 644 milioni di siti piú o meno attivi nel mondo (dato aggiornato al marzo 2012).
Se vogliamo che il nostro sito, il nostro brand e quindi il nostro “prodotto” venga trovato e scelto tramite il canale internet, dobbiamo “rimboccarci le maniche” e attuare una strategia di comunicazione a tappeto forte e ben strutturata.
Tra l’altro il proliferare di tutti questi social network, oltre a rappresentare di per se un’opportunità come già sottolineato, pone in essere un altra problematica che è quella dell’originalità dei contenuti che andremmo a produrre.
Se vogliamo ottenere davvero risultati concreti dobbiamo impegnarci a produrre contenuti sempre “freschi” e “diversi” a seconda di ogni social e non limitarci ad un semplice “copia/incolla” dell’articolo su più fronti.
“Ma quanti potenziali utenti o possibili contatti posso pensare di ottenere da tutti questi social network?” vi domanderete.
Stando ai numeri ufficiali dichiarati da giganti quali Facebook e Twitter il bacino di utenti é notevole! 750 i milioni di account dichiarati dal primo e ben 175 milioni dal secondo. Ma saranno poi tutti numeri veritieri e account attivi mi domando? Questo é difficile da sapere e stando ad alcuni post in rete (molto interessante a riguardo questo articolo di Antonio Lupetti) il numero di account attivi andrebbe almeno dimezzato. Certo é che parliamo comunque di numeri notevoli e opportunitá di contatto che sarebbe un crimine non tentare di sfruttare.
Mi rendo conto che l’argomento sollevato meriterebbe maggiori approfondimenti e di sicuro tornerò a parlarne anche in futuro ma nel frattempo, come sempre, vi invito a dire la vostra a riguardo e perchè no, raccontarci i vostri successi o esprimere le vostre opinioni nel mondo della comunicazione social.
Ciao e alla prossima!
2 commenti
Un buon post. Però il marketing a tappeto può essere deleterio a volte. Chi si può permettere questo tipo di pubblicità massiccia sono i già conosciuti che basta un loro “pio” e la gente esulta. Chi deve emergere deve puntare sui contenuti più che nuovi, di nicchia. Contenuti che al momento non danno risultati potenti ma a lungo andare permettono un’ottima e consolidata clientela
Sono completamente d’accordo.Aggiungo che a mio avviso la comunicazione social e il “like”implementano la versione elettronica del passaparola tradizionale. il vecchio sito istituzionale diventa vecchio in fretta se non lo si alimenta, ed il nostro pubblico è sempre più attento alla online reputation piu che ai contenuti serviti da noi in modalità web 1.0.